domenica 28 luglio 2013

Nient'altro che noi

Oggi nuovo passaggio in pronto soccorso con la Pulcis. Diagnosi: tonsillite acuta. Medico: pediatra insensibile e fomentatore di sensi di colpa, sempre in agguato nel cuore di una mamma (i sensi di colpa, non già il medico insensibile). Già l' infermiera al triage non se l'è cavata male, accusandomi, nemmeno molto velatamente, di aver tenuto all'aperto la pulcina con una giornata così calda. Parere professionale: temperatura corporea elevata causata da colpo di calore. E così comincia il tormento interiore: starà male per causa mia? Sono una madre scriteriata che la fa uscire in giardino (all'ombra o in acqua) con questo caldo? Avrei dovuto murarla all'interno e sorbirmi le bizze causa noia? Quando finalmente decido che tutto sommato la febbre della Pulce difficilmente può essere imputata alle mie mancanze, si mette il pediatra: ha messo la bambina in piscina dopo che giovedì sera ha avuto la febbre (tono di disapprovazione massima)?!? E io: "sí, faceva un caldo mostruoso e in più ieri stava bene", esclamazione di disappunto in risposta e espressione che lascia chiaramente intendere quanto io poco valga come madre secondo il suo parere. Me ne farò una ragione, ma intanto mi ha infastidita parecchio. E ripenso a un anno fa, quando per la prima volta la pulcis è stata male e siamo andati nottetempo in guardia medica. Quanti malanni in questo anno, quante visite in ospedale, quanti spaventi, quante corse notturne alla farmacia di turno, quanto antibiotico somministrato a forza, e spray vaporizzato controvoglia, e aerosol davanti ai cartoni animati. Quanta fatica e quante notti in bianco, e stanchezza accumulata, e cambi di pannolino, e vestiti sporchi. Quante risate, e scoperte, quanti abbracci, quanti passi in avanti, quante cose imparate, disegni fatti, libri letti, e giochi nuovi. E soprattutto, quanto noi c'è stato quest'anno. Io è un termine quasi dimenticato, da quando c'è la pulcina, e il noi vale assolutamente di più.

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