sabato 9 novembre 2019

Cremona, La città delle tre "T"

Eccoci a Cremona, per un weekend di relax, come direbbe il Nano (5 anni) che, in bagno, chiede agli altri di uscire e di chiudere la porta, "Perché ho bisogno di un po' di relax, mamma".
Stamattina ce la siamo presa comoda e abbiamo fatto la colazione al bar Santa Giulia, fuori dal centro ma vicino al nostro hotel (Cremona, un tre stelle un po' rumoroso, in centro hotel migliori a poco di più). Bar confortevole, molto luminoso e piacevole, con personale gentile ed educato. Colazione buona.
Abbiamo fatto una visita informale e gratuita al meraviglioso teatro Ponchielli, un gioiello a me sconosciuto ma assolutamente godibile. La signora alla biglietteria ci ha fatto fare un giro passando dall'ingresso degli artisti, davanti e dentro i camerini, dietro le quinte e infine dentro il teatro. Curiosità: il palco del Ponchielli è più lungo dell'Opera di Parigi, della Fenice di Venezia e anche del Nuovo di Salerno. E sospetto che i bigliettai siano più disponibili dei teatri sopra citati.
Abbiamo quindi girato per il pigro mercato del sabato mattina cremonese, chiacchierando col vigile urbano e con la venditrice di libri, e scoprendo la natura disponibile dei locali.
Pranzo al ristorante La botte di via Porta Marzia, un filo più sofisticato delle osterie che avevamo puntato. Abbiamo provato, come da prassi, alcuni piatti locali: gli ottimi marubini (tortelli di tre tipi diversi di carne) in brodo, i bigoli al sugo d'anatra e i formaggi con la mostarda, altro fantastico prodotto locale.
Per smaltire il tutto siamo saliti sul Torrazzo, il campanile del Duomo che, con i suoi 302 scalini, è la torre in muratura più alta d'Europa. Dai suoi 112 metri domina la città. La vista vale l'ascesa.
A seguire siamo entrati nel battistero, maestoso più dall'interno che dall'esterno. Interessanti e ben scritti i pannelli esplicativi che si trovano dentro il Battistero.
Giro nel palazzo comunale per ammirare un po' più da vicino il mastodontico orologio astronomico che supera persino il più noto Big Ben londinese e giro veloce nel Duomo, al quale abbiamo riservato una visita guidata per domani.
Incursione obbligata al negozio storico Sperlari, che ormai però ha perso parte della sua allure: non è più strettamente legato alla produzione ma è una "banale" rivendita, in cui si trovano anche altri noti marchi.
Caffè, sbrisolosa (da non confondersi con la mantovana sbrisolona) e torrone al pistacchio per riprenderci dalle fatiche alla pasticceria Duomo. Consigliatissima.
Cena da gourmet all'Osteria Pane e Salame: prezzi onesti, come le porzioni, e qualità ottima. Noi abbiamo assaggiato: salumi e formaggi tipici serviti con marmellata e il magnifico bollito misto accompagnato da salsa verde e mostrada piccantina.
Tutto squisito.