venerdì 29 luglio 2016

Essere mamma é... / 2

Andare due giorni e mezzo in trasferta ed essere talmente presi dal lavoro da non sentire la mancanza dei Nani rimasti a casa. Tornare alle 11 di sera, andarli a vedere che dormono con le gambe all'insù e il pupazzo stretto stretto e rendesi conto di provare un amore senza fine nei loro confronti. Alzarsi il mattino dopo con il Nano più piccolo che ti chiama, abbracciarli fortissimo, ricoprirli di baci. Essere stretti da braccine polpettose che hanno paura di lasciarti andare di nuovo. Farsi le coccole e il solletico reciprocamente. Rincorrersi per casa, e guardare i piccioni sul tetto della casa di fronte. Vedere il latte versato per terra dal Nano mignon e pensare che pazienza, tanto il pavimento dovevi lavarlo lo stesso. Mangiare Ringo insieme fregandosene della prova costume. Non avere la minima voglia di tornare al lavoro. Ecco cos'è per me essere mamma.

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