venerdì 24 giugno 2022

Insegnamenti della tradizione

In meno di una settimana, dallo zio laziale abbiamo imparato:

- che si può innestare una susina su un ciliegio (o viceversa 🤔)
- che il caffelatte se chiamato cappuccino ai bambini piace di più
- che il trattorino tagliaerba da guidare è simile agli autoscontri
- che esiste una varietà di pere chiamata "coscia"
- che il caffè con la sambuca è la morte sua
- che la frutta presa direttamente dalla pianta e mangiata senza nemmeno lavarla ha un altro sapore

Ma soprattutto che ritmi di vita più lenti e naturali non sono solo possibili, ma anche auspicabili, e che le chiacchiere intorno a un tavolo davanti a una fetta di salame o un caffè sono un patrimonio dell'umanità e andrebbero tutelate.

#graziezioFranco

martedì 21 giugno 2022

E così, dopo molte, moltissime insistenze, finalmente quest'anno abbiamo convinto la suocera a tornare alla sua terra natia e rivedere fratelli, nipoti, cugini, comari, figli di comari, cugini di cugini e molti altri parenti ancora.

La pianificazione come sempre è stata accurata, ma in questo caso preda di repentini aggiustamenti o modifiche in seguito a richieste continue di visite aggiuntive.

Siamo partiti sabato per un viaggio a metà tra il viaggio della speranza, con la macchina piena e il condizionatore zoppicante, e IL viaggio, quello che si ricorderà per la vita: 3 generazioni insieme su una Multipla scassata che cantano Mannarino per ammazzare il tempo e masticano Travelgum per non vomitare. Un viaggio tra l'eterno e l'epico. Un viaggio alle origini, alla riscoperta delle tradizioni e della famiglia. Un viaggio di cui si parlerà per anni, di cui si ricorderanno persone e gesta, infiocchettando ogni volta il racconto.

Io mi sono inserita in questo viaggio un po' in punta di piedi, conscia dell'importanza per la suocera e il marito e quasi timorosa di essere "in più", anche se desiderosa di vedere i posti in cui la famiglia di cui ho deciso di fare parte ha passato un pezzo di vita E invece sono stata accolta a braccia aperte da tutti, con un calore genuino che non mi aspettavo. 

Le giornate volano, tra la visita di un parente, l'improvvisata di un altro, la nuotata al mare, il giro al castello di Sermoneta e quello ai giardini di Ninfa. 

Le serate nella veranda a mangiare cocomero, come si dice da queste parti, o comunque i pasti, sono il mio momento preferito: un momento sincero di racconti familiari, come quelli di altre epoche, quando ci si ritrovava intorno al fuoco. Solo che qui siamo tutti parenti, quelli di sangue e quelli acquisiti, intorno a un tavolo, ci scambiamo bevande e pietanze, ridiamo e scherziamo, tra chi capisce e chi invece no (Vittorio: "Lo zio stamattina mi ha chiesto qualcosa, ma non ho capito perché parla francese"), in una bella varietà di accenti e dialetti. 

Questa vacanza mi è già entrata nel cuore, dove credo resterà per molto, molto tempo.

mercoledì 8 giugno 2022

Buon viaggio

Oggi la Pulcina finisce la scuola. E, più precisamente, finisce le elementari.

Un momento di passaggio che è svolta, che sancisce in qualche modo la fine dell'infanzia e l'inizio della preadolescenza. 

Non ci sono ancora molti segnali di questo passaggio, ma so che il mio bruco si sta lentamente evolvendo in crisalide. 

E allora vola alto quando sarai pronta, farfalla mia, coltiva i sogni bellissimi che sei capace di avere, non temere nulla ché noi saremo sempre con te e credi in chi sei, perché sei meravigliosa.

Mamma

lunedì 6 giugno 2022

100% Vittorio

 

La rappresentante ha avuto l'idea di far scrivere un pensierino ad ogni bambino della classe per fare un omaggio di fine anno alle maestre. Bene.
Due giorni di lagne (di Vittorio) e altrettanti di insistenze più o meno garbate (mie) e questo è il risultato:




#menomalechesiamoallafinedell'anno
#fasololasecondaelementare
#miaspettanoanniduri