giovedì 30 agosto 2018

True love

Nano piccolo: Pronto? Papi?
Marito: Dimmi...
Nano piccolo: ...Però io ti avevo detto che volevo venire a lavorare con te...
Marito: Sì, ma sei ancora piccolo...
Nano piccolo: Vieni a prendermi?
Marito: Adesso non posso, Papi deve lavorare per poter comprare la pappa, per poterti prendere i giochi...
Nano piccolo: A me non interessano i giochi, io voglio stare con te!
(la saggezza dei piccoli, che poi perdiamo)

giovedì 23 agosto 2018

Domande senza risposta

1 - Perché tutti gli altri bambini in spiaggia costruiscono fortini e palazzi in scala 1:1 in autonomia mentre i miei figli per fare una formina grossa come una pulce hanno bisogno dell'aiuto materno?
2 - Perché tutte le mamme sono snelle e senza un filo di pancia mentre io dopo la seconda gravidanza non ho perso nemmeno un grammo dei tre kg rimasti dopo il parto?

sabato 11 agosto 2018

Dizionario Vittorio / italiano

Dormino = riposino pomeridiano
Menticato = dimenticato
Sventolino = ventaglio
Aprito = aperto
Se mi passi sopra con la macchina dopo sono muorito = non credo abbia bisogno di traduzione 😊😊
(il ragazzo di tanto in tanto ha un temperamento drammatico)
Picchione, bottata = colpo ricevuto, di norma in testa, dalla sorella
Stringi stringi = vicolo stretto
Giomelle = gemelle

mercoledì 8 agosto 2018

Tre di notte.
Una vocina spezza il silenzio: "Mamma, vorrei darti un bacio".
Faticosamente mi alzo, mi avvicino al semi-dormiente che invece di darmi un bacio esclama: "Vorrei anche un po' di acqua".
Ora: Non so se essere ammirata per la furbizia del Nano o devastata dal senso di colpa (evidentemente ha pensato che per dargli solo l'acqua non mi sarei alzata).
Propendo per la furbizia, dato il soggetto.

lunedì 6 agosto 2018

Eccolo qui, l'imprenditore milanese in vacanza. Il "faso-tuto-mi" (con licenza geografica parlando) della pianura Padana. Polo con colletto rigorosamente alzato, occhialini bassi sul naso per scrutare la realtà che lo circonda, tinta ai ricci ormai canuti, cellulare ultimo grido con cui aumenta considerevolmente l'inquinamento acustico. Seduto al tavolino del bar accanto al mio, risponde a una telefonata comunicando a tutti i presenti la sua condizione di forzato del lavoro, sperticandosi nel lodare le fortunate circostanze in cui versano gli impiegati ("Loro sì, che vanno in vacanza. Staccano il cervello e non si preoccupano più di nulla, come se durante l'anno lavorassero davvero. Io, invece, lavoro trecentosessantacinque giorni l'anno"). Ora passa alle pubbliche relazioni, diversa forma di inquinamento acustico. Dicesse almeno qualcosa di interessante. Ma no: "Adesso vado a correre, sarò senza telefono per un'oretta"... Ma il mondo sopravviverà?
Vorrei leggere, ma non posso. Il telefono squilla di continuo. Il suo, dico. E così mi vendico scrivendo male di lui. Anch'io, nel mio piccolo, mi incazzo.

giovedì 2 agosto 2018

Dopo quasi tre settimane, la Pulce finalmente si è sbloccata e ha cominciato ad apprezzare il centro estivo: ieri ha fatto il bagno nella piscina, mi ha raccontato mille aneddoti relativi al museo che hanno visitato in gita e mi ha detto che il prossimo anno vuole tornare in quel centro estivo.
Peccato che domani sia l'ultimo giorno.