lunedì 28 dicembre 2020

Cucciola meravigliosa

Stasera su Rai 2 trasmettevano uno speciale sugli ultimi ritrovamenti a Pompei.

La cucciola, anni 9, sceglie di vedere il documentario anziché il film di Cenerentola. E già questa, per me, è una stupefacente meraviglia: io alla sua età mai avrei operato la stessa scelta. 

Ma soprattutto si fa prendere tanto dallo speciale che azzarda teorie sugli ultimi istanti di vita dei corpi ritrovati, dimostrando interesse e viva immaginazione.

Ogni giorno mi stupisce con la sua originalità e voglia di sperimentare.

Continua così, cucciola!

venerdì 27 novembre 2020

Ginnastica artistica 2.0

... e così ormai faccio parte del corso base di ginnastica artistica, insieme a mia figlia e un piccolo stuolo di bambine dai 4 ai 7 anni. 
Bisogna ammettere che sono la peggiore del corso, però mi impegno.
Partecipo solo il venerdì, che è la mia sera preferita, perché la settimana lavorativa è finita e si prospetta un weekend infernale senza poter uscire ma con lunghe sessioni di cucina. Quando la pandemia sarà finita non cucinerò per almeno 6 mesi. 
Il venerdì sera è un po' la bolla felice tra due lunghi momenti da incubo.
Ma torniamo al corso: nonostante l'impegno e l'aiuto di mia figlia non ho nessuna speranza di fare il ponte. Mia figlia ha provato a tirarmi su dalla schiena, ma credo che ci vorrebbe una gru. A parte l'umiliazione e la figura barbina di fronte alle quattrenni che si tirano su flessibili come giunchi, non è un grosso problema.
Sulle "palline" (da in piedi bisogna buttarsi per terra all'indietro e fare una semi capovolta e poi rialzarsi a piedi uniti) vado alla grande e dò punti a tutte le giovani atlete. Non capisco come ciò sia possibile ma è così. Mia figlia mi guarda tra l'ammirato e lo stupito e mi sono riproposta di allenarmi segretamente per non farmi superare almeno in questa attività.
Sulla spaccata frontale stendiamo per favore un velo pietoso, e su quella con una gamba in avanti dico solo che il piccolo di casa mentre faccio i miei tentativi si infila sotto le mie gambe, per far capire quanto sia lo spazio tra la mia spaccata e il tappeto. 
Comunque ormai sono una del gruppo, e stasera l'insegnante ha accettato la cosa correggendo una mia postura e facendomi i complimenti sulla "pallina". 
Chissà cosa combinerò di questo passo prima della riapertura delle palestre.

martedì 24 novembre 2020

Lo studio in Mesopotamia

 Studiando le prime scuole dell'umanità:

- "Vedi, Giorgia, sei fortunata: in Mesopotamia gli alunni venivano bastonati e frustati se non erano attenti, se facevano errori nei compiti, se parlavano a sproposito, se arrivavano in ritardo..."

- "Sì, mamma, ma adesso ci sono i diritti dei bambini!"

#studiareaprelamente

#rispostapronta

domenica 22 novembre 2020

Lockdown 2.0

 "Amore, vado a fare la spesa" 

it's the new

"Amore, vado a farmi una birretta con gli amici/le amiche"

😉😆

domenica 8 novembre 2020

Una carriera interessante

 - Vittorio, mi ricordi un po' un surfista... Ti piacerebbe provare surf? Ti piace il mare...

- Mamma, a me veramente piace di più il vino!

Ecco.

sabato 7 novembre 2020

Lockdown seconda ondata. Day 1

Primo giorno in casa con le nuove restrizioni.
La Pulcina si inventa di giocare ai "4 ristoranti".
Allestisce il salotto con tavoli e stoviglie, prepara il menù con tanto di prezzi assolutamente credibili, ci dà il foglio per la valutazione.
Io e il Marito cominciamo a giocare onestamente un filo controvoglia. E invece. Invece ci siamo fatti un sacco di risate.
Intanto la Pulcina è super organizzata e ha buon gusto nell'impiattamento; il piccolo si rivela invece il solito salame, ma fa veramente scassare dal ridere. Al suo turno come ristoratore fa un conto di 20€ per il tavolo mio e del marito e di 200€ per il tavolo della sorella. Alle rimostranze della stessa risponde, cassa alla mano: "E va bene, riconto!" Per poi tornare con uno "scontrino" da 200€ e la certezza di non aver sbagliato. 
La Pulcina alle lamentele dell'avventore piccolo sulla lentezza del servizio risponde porgendogli  un giornalino da sfogliare nell'attesa, scatenando il commento del marito: "Ah, è un ristorante letterario!". 
La battuta più bella spetta comunque al consorte che guardandomi nell'attesa di un piatto esclama: "Hai visto? Oggi si pensava di non uscire e invece..."

venerdì 6 novembre 2020

Piccole (e grandi) atlete crescono

Stasera, per inaugurare il nuovo periodo di chiusure con ottimismo, ho partecipato alla lezione on line di ginnastica artistica di mia figlia. 

Allora.

Tralasciando il fatto che al momento mi duole qualsiasi parte del corpo e in particolare le gambe, sono stata ampiamente umiliata dalla Pulcina, che si è esibita al momento opportuno in una spaccata con gambe a 180°, mentre la sottoscritta raggiungeva, a fatica e con grandi sberleffi da parte dei figli presenti che ridevano a più non posso, meno della metà dei gradi.

Non parliamo del ponte che l'atleta di casa ha eseguito perfettamente per tre -e dico tre- volte consecutive, mentre io dopo il primo sembravo il Morandi.

Per mia fortuna gli spazi casalinghi non consentono la ruota, evitandomi quindi ulteriori prese in giro da parte dei figli. Dico a tal proposito che il piccolo ha assistito alla lezione solo per farsi grasse risate alle mie spalle, non già per interesse verso la ginnastica.

Ora ho di fronte a me un bivio: o lascio perdere la positività e torno al mio zapping quotidiano o persevero nelle lezioni con la speranza di un lieve miglioramento sul lungo periodo.

Vedo come arrivo a lunedì (prossima lezione) e poi decido.


domenica 4 ottobre 2020

La verità a galla

In una conversazione apparentemente "neutra", il piccolo furbo di casa finalmente ammette: 

- "Il mio obiettivo è fare ciò che ho in testa!"

E ha solo 6 anni da poco compiuti.

sabato 3 ottobre 2020

Ripasso di proverbi

 Non dire gatto...

Vittorio: "Se no ti spacco!"

mercoledì 9 settembre 2020

Essere genitori

Premessa: i bambini sono dai nonni per qualche giorno per permetterci di riprendere fiato prima di quel che si prospetta un turbolento nuovo anno scolastico.

Oggi recupero la Pulce dai nonni per portarla a fare la prova di ginnastica artistica.

Arriva a casa ed esclama: "Com'è in ordine la casa! Che bella!"

Ed io, di rimando: "Per forza, non c'è nessuno che mette in disordine!"

#sen'èaccortapersinolei

#com'èfacilelavitasenzafigli


giovedì 6 agosto 2020

Augh

Il nostro weekend indiano è partito dall'idea di un'amica, che puntava il campeggio Lou Dahu in Val Maira da un paio di anni.
Quest'anno, complice il Covid, siamo riusciti a trovare posto per dormire nei teepee in ben 4 famiglie.
Con un po' di titubanza dato il mio scarso amore per il campeggio e dopo varie telefonate rassicuratorie (?) ai titolari del Lou Dahu mi sono convinta a prenotare.



Non posso dire che sia andata male. Non del tutto, almeno.
Il posto è molto bello, verdeggiante, fresco, pulito e in un'ottima posizione. I bambini si sono trovati a vivere questa esperienza particolare con gli amici ed erano entusiasti della notte indiana. Per gli adulti, un altro paio di maniche. 
Vado a spiegare.
1 - PASTI.
Scegliamo, causa forza maggiore (griglie dell'accampamento già prenotate e ristoranti della zona pieni) di mangiare al ristorante del campeggio: la qualità del cibo è accettabile, il servizio decisamente meno. 
Dal momento che abbiamo avuto la fortuna di soggiornare in quello che è stato probabilmente il weekend più caldo dell'estate, possiamo cenare fuori (altrimenti impossibile, troppo freddo). Ci sediamo a tavola -in tavoli rigorosamente separati- alle 19.45, qualche problema già nelle ordinazioni (tagliere nel menu del giorno non disponibile) ma soprattutto nei tempi, mostruosamente lunghi. Il primo a ricevere qualcosa di edibile è il tavolo dei mariti: dopo circa un'ora di attesa arrivano le agognate polente e i mariti si rifocillano. Le mogli ricevono due antipasti striminziti da condividere e poi il nulla. Verso le 21.30, dietro proteste di un marito, vengono a informarsi circa la nostra situazione: la cuoca, tedesca, scopre di aver dimenticato il tavolo dei bambini e ci comunica che le polente ordinate un'ora e mezza prima non sono disponibili nella quantità ordinata. Dopo svariati conteggi, scopriamo che manca una porzione. Diciamo che non importa, che ci divideremo le tre porzioni di polenta con salsiccia tra noi quattro mogli e le faremo bastare, basta che le portino in tempi umani. Dopo un quarto d'ora arrivano finalmente i piatti dei bambini, bambni ormai dispersi nei meandri del campeggio e difficili da trovare a causa del buio. Ci vorrebbe un cane da pastore per radunarli, ma alla fine si presentano tutti, richiamati più che altro dai morsi della fame. Passa un altro quarto d'ora e arrivano le nostre polente con salsiccia. Oddio, le polente ci sono, sulla salsiccia ho dei dubbi. Anche con le torce dei cellulari accese abbiamo faticato a trovarla.
Al momento del pagamento, però, ci scontano i pasti dei bambini per farsi perdonare. Gesto apprezzato da tutti.
La colazione non va molto meglio: avevamo dato come orario indicativo, tra le due opzioni proposte, le 9. In effetti ci presentiamo con largo anticipo, ma a nostra discolpa dico che il ristorante era abbastanza vuoto e che avevamo passato una notte orribile (capitolo a parte, vedere dopo). 
Quando arriviamo noi quattro, i proprietari protestano per l'anticipo ma credendoci poco, infatti ci  sediamo quasi subito e la tedesca della sera prima prende le ordinazioni. Solito problema con le ordinazioni: stavolta incompresioni linguistiche che ci hanno fatto avere un caffè con cacao per la cucciola anziché il latte con cacao richiesto, caffè poi sostituito a onor del vero. Il peggio però si è toccato con l'arrivo delle altre tre famiglie, contro le quali la tedesca protesta con veemenza per l'anticipo. Alla fine si accomodano (al freddo perché dentro è pieno) tutti quanti e dopo altre incompresioni sulle ordinazioni finalmente arriva la colazione.
Per farla breve: ristorante del campeggio bocciato.
2 - ALLOGGIO
Posto che la tenda è molto carina, abbastanza spaziosa all'interno e il villaggio Tatanka ha in effetti un suo fascino, trovo caro spendere 70 € in quattro per dormire su una brandina di legno con un materassino da palestra e doversi portare cuscino, sacco a pelo o coperte e materasso per poter posare le ossa su qualcosa di morbido.
E poi. Io non amo gli insetti, i ragni in particolare. Avevo dei dubbi sulla ermeticità della tenda ma i proprietari mi hanno rassicurata telefonicamente. Infatti quando sono entrata nella tenda dopo la già disastrosa cena trovo: lumaconi, forbici in abbondanza e ragni. 
Per fortuna, l'amica che ha ideato il weekend mi aveva prestato la sua tenda campeggio, che monto prontamente all'interno del teepee alle 11 di sera per poter almeno pensare di riposare un po'. Naturalmente a quel punto le brandine sono inaccessibili e devo mettere il materassino Ikea che mi ero portata dietro direttamente sul fondo della tenda da campeggio, posata su comoda ghiaia. Non dico di volere i 20 materassi della principessa sul pisello ma insomma la ghiaia nel costato non è il massimo per riposare. I bambini si catapultano nella tendina con me e il Marito rimane solo a superare la notte in compagnia degli insetti.
Direi che però l'aspetto peggiore è il freddo: a 1300 metri, di notte, si fa pungente e l'apertura in cima al teepee non aiuta a mantere il calore al suo interno. Come facessero gli indiani non so dire. In aggiunta, il ragazzo polacco addetto alla parziale chiusura del foro superiore si distrae giusto prima della chiusura della nostra tenda perché gli amici hanno la pessima idea di offrirgli una birra, così il nostro teepee rimane bello aperto e il freddo si insinua con maggior vigore. 
Il Marito, noto per la sua capacità di adattamento, dopo una nottata a rigirarsi nel sacco a pelo avvolto da un grosso pile, alle 6 cede e va a leggere davanti al ristorante, sperando vanamente in una apertura anticipata dello stesso per potersi scaldare un po'. Per fortuna aveva portato un testo sulle donne nel West, così si è rincuorato sulla durezza della vita e ha visto con meno severità la notte appena trascorsa.


Insomma, l'esperienza al campeggio Lou Dahu è anche consigliata alle famiglie con bambini per l'originalità dell'idea, ma attrezzandosi adeguatamente e avendo l'accortezza di prenotare la griglia del campeggio (per chi sa accendersi il fuoco) per godere appieno dell'esperienza.



lunedì 3 agosto 2020

Amore di papà

- "Mamma, in che punto è della classifica il Toro?"
- "Non so, amore, il calcio non mi interessa"
- "Nemmeno a me, ma voglio che papà sia felice e così mi informo"

lunedì 20 luglio 2020

Buon compleanno

La cucciola cresce, le candeline sulla torta sono aumentate fino a nove. Il che significa che siamo già a metà strada verso l'esame della patente. Che quindi, prima che me ne renda conto, ricominceranno le notti insonni, ad aspettare che una chiave giri nella toppa.
Ma oggi non ci penso.
Oggi accendo le candeline di ben due torte (festa con gli amici e festa coi nonni) e mi godo la mia bambina. Me la abbraccio, respiro i suoi capelli, la aiuto con la verticale, litigo per i compiti, la guardo ballare "Karaoke" con il fratello, le leggo la fiaba serale anche se non serve più ma è un momento così bello che non voglio perderlo, la guardo andare in biblioteca da sola a scegliersi quello che vuole leggere, la sento ridacchiare con le amiche. La amo. Questo varrà per sempre. Le altre cose forse finiranno a un certo punto, ma l'amore mai.
Buon compleanno, cucciola. Non crescere troppo in fretta, per favore.



giovedì 25 giugno 2020

Amarezza

E così finisce un anno scolastico.
Si conclude un ciclo di studi.
Si cambiano scuola, maestre, amici.
Si cresce, insomma.
Tutto questo processo evolutivo avrebbe dovuto essere accompagnato dalla scuola, quella che si lascia e quella in cui si andrà. Avrebbero dovuto esserci saluti e abbracci alle maestre "vecchie" e timide conoscenze, almeno primi impatti, con le potenziali maestre nuove. Avrebbero dovuto esserci tour guidati alla nuova scuola per prendere confidenza con l'ambiente e le persone. Avrebbero dovuto esserci diplomi di fine anno, recite, saluti agli amici che non si incontreranno più.
E invece.
Invece una foto con il cappello da diplomati fatta in casa e inserita in un video dalle maestre, una blanda riunione su Teams con un paio di membri del nuovo corpo docente e di bambini che già frequentano la scuola nuova a rispondere a domande imbarazzate di fronte a uno schermo.
E mio figlio che dice che lui no, non andrà alle elementari a settembre, perché l'asilo non l'ha finito. "Non ho salutato le maestre, nè gli amici, nè i bidelli, nè la scuola. Non sono pronto per le elementari".
La sera vado a camminare e mi prende il magone ogni volta che passo davanti all'asilo se penso che da settembre non ci metterò più piede. E' un passaggio di crescita che non ho metabolizzato. E se non ci sono riuscita io, figuriamoci mio figlio.
Che pena. Io non trovo le parole per spiegargli adeguatamente perché questa società non ha trovato un modo per garantire ai bambini il saluto che meritano. Perché non capisco e non condivido la scelta. Si sarebbe potuto e dovuto fare di più per questi pargoli che domani vanno incontro al loro futuro senza un seppur minimo salvagente di conforto.

Bricolage solo argento

- "Giorgia, da quando zio ti ha regalato la colla a caldo, questa è diventata la tua migliore amica"
- "Si, ma sempre dopo le gemelle, mamma"
#amiciziavera #bricolagepodioargento

domenica 21 giugno 2020

Weekend sul lago Maggiore

Il nostro weekend di libertà e di fuga si è dipanato su due giornate, che però sono bastate per staccare la spina e prendere una boccata d'ossigeno.
Dopo tanti mesi in casa abbiamo rinunciato al weekend da sposini che ci regaliamo due volte l'anno e siamo partiti con i figli al seguito.
Ieri siamo arrivati, dopo due ore d'auto, sul Lago Maggiore proprio verso l'ora di pranzo. Abbiamo quindi fatto una breve passeggiata sul lungolago in quel di Lesa, seguita da un meraviglioso Pic nic su una panchina ombreggiata. 


Caffè in un bar alla moda e visita allo splendido parco Pallavicino, subito prima di Stresa.
Il parco è fortemente consigliato alle famiglie con bambini, in quanto si possono vedere moltissimi animali (tra i quali i fenicotteri, i canguri, gli scoiattoli, il gufo e l'aquila reale, i cavalli, i lama e gli alpaca, solo per citarne alcuni), c'è un bar, un parco giochi immerso nel verde e un numero poderoso di alberi e fiori di mille specie diverse.





La sera abbiamo mangiato al ristorante enoteca "Da Cesare" di Stresa (senza infamia né lode), dove abbiamo anche soggiornato all'hotel Primavera, un tre stelle di tutto rispetto, molto pulito e dalla colazione abbondante.
Oggi abbiamo preso il traghetto di linea, direzione Isola Bella.


Visita dell'isola e di villa Borromeo, fantastico esempio di dimora principesca.






Un po' faticosa la visita della villa con i pargoli al seguito, che si sono annoiati alla vista di quadri e mobili pur di immenso valore.
Meglio la visita al giardino, dove i bambini si sono scatenati all'inseguimento di regali pavoni bianchi. ("Mamma, il pavone urla più di te!" E poi, ripensandoci: "Mah, forse dovreste fare una gara..."), tanto che il marito suggerisce l'acquisto di un pavone come animale da intrattenimento.




Abbiamo preso il battello per Carciano, frazione di Stresa, quindi gelatino e passeggiata fino a Stresa, tra gente stesa al fresco delle fronde e bagnanti delle piccole spiagge sul lago.
La nostra gita volge purtroppo al termine, ma ci siamo ripromessi di tornare a breve per visitare le altre isole.



sabato 20 giugno 2020

Con oggi facciamo 11 anni di vita coniugale, senza contare i 6 anni precedenti.
"I primi due, tre mesi sono stati molto belli!", Sentenzia il marito, sempre in vena di complimenti.
Veniamo a fare una gita sul lago Maggiore, ma per festeggiare più che altro la possibilità di tornare a muoversi; l'anniversario ci è venuto in mente solo dopo.
E però.
Però siamo qui, a bere un caffè sul lungolago con la progenie che impazza dietro alle anatre e ci sentiamo stranamente felici. Felici di poter uscire e godere del sole che finalmente spunta dalle nuvole, felici di gustare un caffè con uno splendido panorama, felici di vedere i bambini scorrazzare dopo mesi di reclusione.
La vita è bella, per dirla alla Benigni.







sabato 9 maggio 2020

Navigazione

In questo momento di grossa incertezza (a livello personale oltre che a livello sociale) mista a un pizzico di sconforto, come sempre mi viene in aiuto la famiglia, rappresentata nel caso specifico dai membri più piccini.
Mi portano (per la festa della mamma?) due disegni similari e sibillini, costituiti da cerchi fatti coi pastelli interrotti a tratti da fogli colorati a formare montagnole che ricordano vagamente quelle del presepe.
Chiedo lumi.
Interviene il nano piccolo (con suggeritore in caso di mancanze): "Mamma, ti abbiamo fatto un mare come abbiamo visto alla Banda dei fuoriclasse, poi però ti abbiamo aggiunto l'Isola della felicità perché vogliamo essere felici, l'Isola per guarire le persone che serve sempre e l'Isola verde".
Come a dire: navighiamo a vista, ma abbiamo chiara la direzione. Almeno io la interpreto così.
Grazie, ragazzi.
Una piccola iniezione di fiducia oggi ci voleva.

lunedì 4 maggio 2020

Amore fraterno

Vittorio si è infilato una spina nel palmo della mano. Preso da sconforto e paura non voleva assolutamente farsela togliere, così è intervenuta la sorella, che ha improvvisato uno spettacolino farcito di lupi (personaggio preferito dal Nano), conigli e cacciatori per distrarlo e l'impresa ha avuto successo.
#amorefraterno

martedì 21 aprile 2020


Visto che non si può andare in giro fuori casa, si sperimentano nuovi nascondigli e giacigli dentro casa, per variare un po'.
Stasera si dorme nella casetta.
- "Mamma, ma questa casa non ha la chiave... E se bussa il lupo?"
- "Tu non gli aprire"
- (pulcino molto preoccupato) "Eh, ma io non voglio mica finire arrosto!"
(10 minuti di rassicurazioni dopo)
- "Va bene, però lascia la luce accesa mentre finisci i lavori e quando passi qui davanti vieni a controllare che stiamo bene"
#pulcinifintamentecoraggiosi #spavalderiasoloaparole

lunedì 20 aprile 2020

Nell'ultimo mese i bambini ed io abbiamo consumato e quindi cestinato tre paia di calzini antiscivolo, un paio di pantaloni del pigiama e un paio di pantaloni della tuta.
Questo la dice lunga sulla nostra vita dell'ultimo mese.
Prima era tutto tutto un consumare scarpe e bucare jeans e macchiare felpe.
Ora calzini e pigiami.
Anche questa è la vita al tempo del coronavirus.

mercoledì 15 aprile 2020

Lavoro al tempo del coronavirus

Il marito lavora in Smart working, chiuso nello studio.
Ad un tratto si sente bussare alla porta.
Toc, toc.
- "Chi è?", Chiede ignaro il marito.
- "Sono il tuo capo", risponde un piccolo figuro stranamente agghindato con: giacca di pelle nera, sciarpa a quadretti rossi, neri e beige, un cappello della sottoscritta a rombi bianchi e rossi, jeans e stivali da pioggia. Immancabile il finto spaghetto in bocca, realizzato con un filo di lana gialla.
Cosa non si fa per poter entrare nello studio mentre Papo lavora.

lunedì 13 aprile 2020

Regali di compleanno

"Mamma, questi sono per il tuo compleanno da parte nostra. Da parte mia i fiori [notare il dettaglio del biglietto con gli auguri nel fiore rosa, ndr], da parte di Vic il coniglio pasquale  [in doppia versione (con e senza cestino), ndr], il gufo, la torta di compleanno con le candeline e il lupo"




venerdì 10 aprile 2020

Compleanni al tempo del coronavirus (meglio che niente, cmq).

Oggi, anche grazie all'ausilio della tecnologia, in molti mi hanno pensato, fatto gli auguri, mandato un regalo arrivato in anticipo (lunedì via WhatsApp: "Eli ti arriverà una scatola ma non aprirla", "Troppo tardi, Pat, l'ha ritirata Ugo e aperta immediatamente"), mandato un regalo via fotografia con la promessa di una futura consegna di persona, fatto una telefonata e via dicendo.
Per essere un compleanno chiusa in casa, non è poi andata tanto male, anche considerando che abbiamo ordinato cena da asporto e super torta panna e frutti di bosco.

La felicità è nelle piccole cose e i pensieri degli amici (uniti alla torta,per carità) mi hanno resa felice.







(Le occhiaie sono da stress da quarantena, non da bagordi, purtroppo).

Nuovi modi di dire by Vic

Papo, fai gli schienamenti? = Papo, fai gli esercizi per la schiena?

Ci picchiamo perché è un appuntamento di picchiazione = Ci picchiamo perché comunichiamo in questo modo

Anello di sposazione = fede nuziale

Si addiluvia = piove a catinelle

giovedì 9 aprile 2020

Dialoghi tra nani

Vic: "Sai perché vado da papo tutte le notti?Perché gli voglio bene!"
Giò: "Anche io gli voglio bene, ma non vado a disturbarlo tutte le notti"
Vic: "Eh, ma io gli voglio TANTO bene"
Giò: "E allora se gli vuoi tanto bene perché ogni tanto gli dici che non gliene vuoi?"
Vic: "Perché ogni tanto papo fa lo stupidino e mi fa arrabbiare"
Giò: "Anche tu ogni tanto fai lo stupidino e lo fai arrabbiare, però lui non ti dice mai che ti vuole poco bene..."
Nanetta dalla logica ferrea.

sabato 4 aprile 2020

Coronavirus life


"Andiamo sul balcone" Is the new "Usciamo".

Sabato pomeriggio sul balcone

E così siamo chiusi in casa a causa del maledetto Coronavirus dall'8 di marzo. Vale a dire ormai quasi un mese.
Con i bambini non è facile, specialmente nelle giornate fredde in cui non si può nemmeno usufruire del balcone. E già siamo fortunati ad avere un balcone.
Il Marito in questo mese è stato malissimo: 11 giorni di febbre alta, dissenteria, assenza di gusto e olfatto, mal di testa e alla fine anche tosse. Lo spavento un pochino lo abbiamo preso perché nessuno veniva a vederlo, il medico non lo riceveva in studio e anche al 112 non ci hanno dato risposte certe. Per fortuna l'indole granata del Marito si è manifestata e il suo sistema immunitario ha fatto un buon lavoro anche senza troppi aiuti esterni. Cosa ha avuto non lo sapremo mai di preciso, ma diciamo che ci siamo fatti un'idea, dato il momento. Adesso è sfebbrato da 13 giorni e va meglio da 6, ma ha perso 5 kg e ci ha messo un bel po' a riprendersi, nonostante le vitamine della farmacia.
Sono stati giorni duri, tra marito sempre a letto, casa da pulire, bimbi da intrattenere, compiti da fare, pasti da cucinare, spesa da reperire e via dicendo.
Oggi, col sole che ci abbraccia sul balcone mentre ognuno fa un lavoretto, sembra tutto lontano e quasi impossibile, non uscire di casa pare una richiesta assurda e inconcepibile e ci godiamo questo stare insieme lento e senza orari.
#prendiamociilbello

lunedì 24 febbraio 2020

Coronavirus a casa G.

- "Ugo, guardiamo lo speciale sul virus"
- "Ma amore, sono sposato con te da più di 10 anni... Vuoi mica che mi spaventi il Coronavirus?!"

#effetticollateralidelmatrimonio


venerdì 14 febbraio 2020

- "Vittorio ma stai uscendo senza sciarpa?!"
- "No, mamma, prendo quella sotto"
- "Ma è lunga!"
-"Eh, ma profuma di papo, così mi manca meno mentre sono a scuola"
#papodelmiocuore #cometisnobbolamamma

martedì 28 gennaio 2020

Giornata iniziata e finita in ospedale.
Abbiamo provato di tutto: dal laboratorio per l'analisi delle urine di Vittorio ai raggi alla mano sinistra di Giorgia... Quando comincia il 2021??

Il giorno della memoria secondo Giò


sabato 4 gennaio 2020

Classifiche di fine vacanza

Vittorio
1 - la crepe con l'uovo in Francia
2 - dormire al concerto di capodanno (a teatro)
3 - stare con Papo, Mamma e Giorgia

Giorgia
1 - capodanno in spiaggia con le amiche
2 - mangiare cena ai Gumbi (agriturismo locale)
3 - vedere Babbo Natale

Ugo
1 - passeggiata sul sentiero del Beodo
2 - concerti itineranti a Dolceacqua
3 - prima gita in bicicletta a Ventimiglia

Elisa
1 - giornata in bicicletta a Ventimiglia
2 - vedere per la prima volta "Via col vento" con Giorgia
3 - pranzo sul mare dell'ultimo giorno