mercoledì 14 giugno 2023

L'Aquila

Oggi siamo tornati nel nostro "territorio": dopo aver salutato Sante Marie ci siamo sposati fino a L'Aquila, con discorso motivazionale ai figli lungo il tragitto.
Loro ancora non se ne rendono conto, ma questa esperienza di cammino condiviso resterà impressa nelle loro anime. Vorrei che sul lungo periodo imparassero ad apprezzare anche le piccole difficoltà che abbiamo superato, che avessero una migliore percezione dei loro limiti ma soprattutto che riconoscessero il valore di una certa umanità accogliente e generosa.

Tornando al Capoluogo abruzzese, dopo una prima ricognizione in autonomia abbiamo trovato un locale che ci ha suggerito il tour guidato su trenino elettrico per la città.
Abbiamo subito abbracciato l'idea, un po' perché stanchi, un po' perché ci piacciono moltissimo i tour guidati.
Abbiamo mangiato un gelato, visitato velocemente Santa Maria del Suffragio, fatto una puntata alle 99 cannelle e ci siamo fatti trovare puntuali per l'inizio del tour.



Il trenino era tutto per noi e la guida Andrea super preparata e disponibile.
La successiva ora e mezza è volata tra una tappa per foto e una spiegazione e anche i bambini hanno seguito con attenzione per quasi tutto il tempo.


Basilica di San Bernardino da Siena 


Chiesa di San Silvestro 


Naturalmente sul finire del tour non poteva mancare l'acquazzone quotidiano, ma oggi abbiamo potuto ripararci in un bellissimo bar dove abbiamo consumato un caffè al torrone.


Dopo che ha smesso il temporale abbiamo passeggiato nel corso principale e quindi abbiamo lasciato la città, diretti finalmente al mare e, si spera, a un po' di bel tempo.

martedì 13 giugno 2023

Cammino dei Briganti - tappa 3

3° giorno di cammino, da Nesce (850 m) a Cartore (944 m) passando per Villerose e Spedino

Dislivelli: salita 440 m, discesa 330 m

Appena sono scesa dal letto, i muscoli  mi hanno ricordato la lunga e faticosa camminata di ieri, però la giornata è iniziata bene: dopo soli due giorni di percorso ho chiuso senza difficoltà i pantaloni che avevo lasciato aperti alla partenza... Il cammino deve essere magico!

A parte gli scherzi, la giornata è iniziata con la colazione super abbondante e ottima di Franca, che ci ha anche dato le torte avanzate da portar via.


Fino a Villerose nessun problema: abbiamo fatto il sentiero in scioltezza in compagnia di una simpatica coppia altoatesina e il loro cagnolino.



A Villerose ci siamo fermati per riposare un po' e abbiamo ritrovato i ragazzi con cui avevamo fatto un pezzo di cammino ieri.
Abbiamo condiviso con loro le ottime torte di Franca e siamo ripartiti tutti insieme, mentre i tuoni cominciavano a farsi sentire.
Abbiamo fatto la strada asfaltata per un pezzo, finché ci ha sorpresi un acquazzone e ci siamo riparati tutti sotto un paio di balconi, umidi camminanti testardi.
Quando ha spiovuto siamo ripartiti facendoci coraggio a vicenda.
Al paesino successivo, volendo evitare il tratto di sentiero che ci avevano sconsigliato per via del fango, abbiamo chiesto indicazioni e qui ancora una volta in questo viaggio sono rimasta piacevolmente impressionata da quanto possa essere bella l'umanità: il pastore Danilo o Daniele (non saprei più dirlo), ci ha detto che sull'asfalto avremmo allungato di diversi km un percorso che già tagliando per i boschi era di circa 16.5km e quindi, vedendoci poco convinti di intraprendere una deviazione per i boschi non segnalata, ci ha accompagnati per almeno mezz'ora di strada, indicandoci con precisione come proseguire.
Il terreno era bagnato, fangoso e scivoloso, ma tutto sommato fattibile.



Io sono rimasta spesso ultima, ma sono stata confortata dal calore degli altri viandanti: chi si fermava ad aspettare, chi si voltava a vedere se c'ero, chi chiedeva se ero stanca.
Questo mi ha dato le energie per scollinare su quel terreno scivoloso sotto una pioggerellina finissima che entrava sotto il poncho.


Quando siamo tornati sulla strada asfaltata dopo due ore e mezza sotto la pioggia ci siamo divisi: la coppia con il cagnolino è tornata a casa, mentre noi siamo andati a mangiare in un ristorante sulla provinciale lì vicino.


Lì ci siamo cambiati i vestiti fradici, scaldati e rifocillati.
Al termine abbiamo probabilmente fatto pena al ristoratore, che si è proposto di accompagnarci per gli ultimi pochi km che ci separavano da Cartore.
Dopo un primo momento di incertezza, abbiamo deciso di accettare, perché tutti i nostri muscoli chiedevano pietà. Quanti km abbiamo camminato oggi di preciso non lo sapremo mai, ma la app che mi conta i passi in assenza dell'orologio dice che sono circa 18.
A Cartore abbiamo messo i timbri del Cammino e ci siamo fatti venire a prendere da Tonino come da accordi.
Tornati a Sante Marie abbiamo ricevuto l'attestato del Cammino e lasciato il nostro segno sul "diario di viaggio" del Cammino.

Abbiamo così concluso questa avventura, faticosa ma rigenerante per il corpo e soprattutto per lo spirito.
E qui voglio ringraziare tutti le persone che abbiamo incontrato in questa straordinaria vacanza, ognuna a modo suo ci ha regalato qualcosa che porteremo con noi: chi ci ha rifocillati, chi ci ha dato coraggio, chi ci ha fatto buona compagnia, chi ci ha lavato i panni, chi ha cucinato per noi, chi ha tenuto un'ottima conversazione, chi ci ha preceduto e dato consigli su come proseguire il nostro cammino, chi ci ha indicato la strada, chi ci ha accompagnati per un pezzo di cammino, chi ha telefonato o scritto per sapere se eravamo arrivati, chi si è preso in qualsivoglia maniera cura di noi... Tutti, tutti sono stati meravigliosi e rimarranno nei nostri ricordi a lungo. Anche il cane Rocky, che coraggiosamente si è fatto guidare per un tratto da Vittorio.
Questa è l'umanità che voglio conoscere e frequentare: persone che sanno essere gentili e generose, che si prendono cura le une delle altre, che condividono un pezzo di vita lungo o anche brevissimo ma che sempre lasciano il segno.

lunedì 12 giugno 2023

Cammino dei Briganti - tappa 2

2° giorno di cammino - da Santo Stefano (1.050m) a Nesce (850m) passando per Valdevarri (1.020m)

Dislivello: salita 400m, discesa 625m.

Il percorso avrebbe dovuto essere di 13.9 km, quanti ne abbiamo fatti in realtà non lo sapremo mai, perché tra le varie cose che ho dimenticato c'è il carica batterie dell'orologio contapassi, che ieri ha deciso di smettere di contare causa batteria scarica. Poteva anche resistere due giorni.

Il cammino è cominciato con un fraintendimento con la signora dell'agriturismo che ci ha indicato da dove partire, quindi abbiamo girato a vuoto un buon 20 minuti prima di trovare il cartello che ci indicasse la via.
Abbiamo attraversato Santo Stefano e ammirato la vista fuori dal paese, sfoderando il cannocchiale mai usato diversamente.




Quindi abbiamo imboccato il cammino fiduciosi nel tempo e nella durata del percorso, alcuni di noi pronti e anzi desiderosi di avventura.
Non è passato molto prima di incontrare pozzanghere larghe quanto la strada e, dopo essere passati sui pendii laterali e in mezzo ai rovi e sicuramente stufi di sentire i bambini che chiedevano di usare i mezzi di fortuna procurati ieri a Sante Marie, abbiamo sfoderato i sacchi della spazzatura per usarli come copri scarpe.


Dopo un primo momento di divertimento la cosa ha perso di interesse per i bambini, anche perché si sono resi conto dell'inutilità delle buste in caso di pozzanghere.



Il cammino è proseguito, non senza lài, fino al sottopasso dell'autostrada, che come ci avevano detto era allagato. Qui abbiamo trovato Alice e Luca, una coppia di Somma Lombardo che ha tentato l'attraversamento con le buste ai piedi, ma sprofondando nell'acqua fin sopra il polpaccio (loro però con maggiore attrezzatura tecnica rispetto a noi e scarpe di ricambio).
Noi ci siamo rifiutati di tentare l'impresa e abbiamo deciso di tornare indietro al bivio con la strada asfaltata (purtroppo non avevamo capito di esserci arrivati, altrimenti avremmo tirato dritto subito), con grande sconforto da parte dei bambini e di Giorgia in particolare, che si è esibita in un attacco di pianto degno di una Paris Hilton trascinata contro la sua volontà a Nesce.
A metà della salita che ci avrebbe portati a Valdevarri ci siamo dovuti fermare per una tappa rinfrancante a base di barrette energetiche e fazzoletti per asciugare le lacrime.
In quella è arrivato il nostro salvatore: il mitico Roberto Ferrari, che dopo averci strombazzati a mo' di saluto ci ha chiesto se eravamo dei Briganti e si è fermato a parlare. Vedendo lo stato di prostrazione dei bambini si è quindi offerto di accompagnarci per il resto della salita (ipotizzo, ma senza certezza alcuna, un paio di km di strada) fino alla pro loco di Valdevarri, dove ci ha accolti Maria, con un paio di birre fresche. 
Abbiamo mangiato i nostri panini insieme alla coppia di Somma Lombardo, arrivata in quel mentre dalla loro scorciatoia.
Dopo esserci rifocillati siamo ripartiti insieme per la seconda metà del nostro cammino, con sempre un occhio e un orecchio al cielo che minacciava tempesta.

La salita è stata dura, ma la discesa ancora di più, con i tuoni che si avvicinavano a metterci fretta. Abbiamo preso la variante che andava giù diritta verso il paese, con un forte pendio ma meno strada.



Qualcuno è scivolato, qualcuno ha battuto il coccige, ma tutti siamo usciti dal bosco prima della pioggia.
Sotto una pioggerellina fine (minacciava temporale ma poi si è chetato) abbiamo fatto l'ultimo tratto fino a Nesce, dove ad accoglierci con biscotti e succo di frutta c'era Franca, che non poteva che essere amica di Roberto il salvatore perché le anime gentili si scelgono.


Franca ci ha aperto la casa, lavato i panni, raccontato della sua Sardegna e preparato una cenetta favolosa.
La giornata è stata dura, ma la vista in alcuni punti ci ha ripagati della fatica.


Inoltre, oggi abbiamo tutti imparato qualcosa:
- i limiti spesso ce li mettiamo da soli ma se costretti dalle difficoltà possiamo superarli
- sappiamo adattarci quando necessario
- stare insieme è fatica ma anche arricchimento
- il viaggio vale sempre la pena di essere fatto: non sai mai dove ti porterà
- in giro per il mondo ci sono persone meravigliose che aspettano di essere scoperte
- in un cammino portare sempre una canottiera e un reggiseno di ricambio, perché potresti non trovare Franca che te li lava e asciuga

domenica 11 giugno 2023

Cammino dei briganti - tappa 1

1° giorno di cammino - da Sante Marie (850m) a Santo Stefano (1.050m).

Dislivello: salita 380 m, discesa 160m.


5.6 km che sono diventati più di 8 a causa di deviazione su strada asfaltata.

La mattina è iniziata con una spiacevole conferma: le bevute serali dopo che i figli sono finalmente andati a dormire hanno lasciato degli strascichi su fianchi e sedere e purtroppo ho dovuto fare il cammino con i pantaloni tecnici aperti perché non ho pensato di misurarli prima di partire 😅.

La nostra fortuna, comunque, è stata conoscere, ieri sera, il genovese Alessio, buon camminatore e animo gentile.

Appena arrivati nella torre d'avvistamento che sarebbe stata il nostro rifugio per la notte ci siamo presentati e scambiati il numero di telefono.

Lui aveva in programma per oggi una tappa ben più ambiziosa della nostra con arrivo a Nesce, un ventina di km contro i 6 scarsi che avremmo dovuto fare noi.

Essendo solo e allenato, è partito di buon mattino e mentre noi eravamo ancora a fare la colazione a base di brioche e cappuccino e, nel mio caso, Buscopan compositum, al bar di Sante Marie lui già ci mandava un vocale da Santo Stefano, in cui ci avvisava che tutto il primo tratto del percorso era fangoso e scivoloso e ci sconsigliava di farlo coi bambini.

Abbiamo ascoltato il consiglio e incominciato il cammino sulla strada asfaltata, per poi prendere la parte boscosa a metà strada, dove le salite e discese principali erano superate. 



Volevamo vedere la grande panchina con vista da Sante Marie prima di partire, ma il meteo non sembrava clemente e abbiamo deciso di dedicare alla panchina e ai murales qualche momento al nostro rientro tra due giorni. È stata una buona decisione perché a parte un paio di spruzzatine di acqua a metà strada siamo riusciti ad arrivare asciutti e anzi sudati come dopo una sauna, cosa che abbiamo in effetti fatto data la combinazione di umidità, mantelle impermeabili e dislivello nella salita.

Durante il tragitto siamo stati deliziati dal racconto della vita di Garibaldi da parte del marito, che a onor del vero ricorda in modo formidabile date e avvenimenti storici.

La salita è stata comunque faticosa e siamo arrivati stanchi ed accaldati ma con i panini preparati da per noi dal negozio di alimentari di Sante Marie.



Qui la gente è cordiale e ha spesso voglia di chiacchierare, quindi si impongono ritmi più lenti rispetto ai quali siamo abituati.

Dopo una doccia rinfrancante cerchiamo di riposare con i figli che impazzano nella camera.

Ora ha smesso di piovere e mi tocca giocare con loro.

sabato 10 giugno 2023

On the road

E come Dio vuole siamo partiti per le sospiratissime vacanze. Con una ruota di scorta nel bagagliaio, una bella fornitura di medicinali e una pallina per riabilitazione. Questo per dare una seppur vaga idea di quello che abbiamo passato nelle ultime 4-6 settimane.

Il bagaglio include anche ombrelli, kway e scarponi da pioggia perché le previsioni non sono per il meglio.

E però siamo finalmente in viaggio. Pronti a quello che questa esperienza, nuova per tutti, ci riserverà.

Abbiamo infatti organizzato una vacanza all'insegna dell'avventura e della scoperta di ritmi più lenti: 3 giorni di Cammino dei briganti con annesse letture a tema, visita a L'Aquila e 3 giorni di mare per decantare e assimilare le esperienze vissute.

Con possibilità di cambiamenti dell'ultimo minuto causa maltempo.

Siamo aperti a un diverso modo di viaggiare rispetto a quello a cui siamo abituati, curiosi di quello che ci aspetta e speranzosi in cambiamenti climatici. 

Che la forza sia con noi!