martedì 18 giugno 2013

La scoperta dell'acqua calda

Ieri la Pulcis ha voluto -di nuovo- assaggiare l'acqua gasata, ma stavolta con esito positivo: storce il nasino, fa le boccacce, ride, ma poi ne vuole di nuovo ("ncoa accua gasina"). Una topina curiosa di novità.

Attenti al lupo

Da un paio di giorni abbiamo un lupo immaginario che si aggira per casa, famelico. La Pulcis lo nomina nei momenti più impensati, tipo al mattino appena alzata: - c'è "upo" - dove? - sotto "etto" - e cosa fa sotto il letto? - "colle" - corre? - sì. Fa pappa - e cosa mangia? - pizza (stamattina invece il lupo aveva voglia di riso e "yogupt") Ieri mattina voleva a tutti costi dargli il piccolo Pimpi regalato dal Cognato, ma il lupo "vuole" (non lo voleva prendere), così lo abbiamo portato al nido (Pimpi, ma anche il lupo). Per fortuna che "è bavo upo".

Top model

... e così nel novero delle esperienze fatte dalla Pulcis da sabato scorso rientra anche una sfilata in costume medievale. Era uno spettacolo in turchese.

Cake designer

Per essere una principiante mi ritengo soddisfatta. E' la mia prima (e con buona probabilità anche ultima) torta di design, che mi è costata una gran fatica a livello di ricerca stilistica e di reperimento del materiale adatto (pasta di zucchero pronta di colore bianco, colorante in gel fuxia, stampino a forma di farfalla, stampino per bordo e sotto-torta in cartoncino). Cercavo una torta buona, semplice da fare e d'effetto. Alla fine, e dopo un certo sbattone psicologico, ho optato per una torta allo yogurt (quella facile facile in cui si utilizza il bicchierino dello yogurt come misurino, per capirci) ricoperta per l'appunto di decorazioni in pasta di zucchero.
Dovendo partecipare alla gara di torte indetta per venerdì scorso dalle maestre del Didò, giovedì sera mi sono dedicata alla preparazione della "base", ovvero ho realizzato la margherita allo yogurt. Venerdì ho tagliato la torta a metà, ho bagnato i dischi ottenuti con un po' di acqua e zucchero in modo che rimanesse morbida (consiglio del pasticcere), ho messo marmellata di albicocche in uno strato spesso tra le due parti (no nutella perché sotto la pasta di zucchero bianca si vede lo scuro del cioccolato e no crema pasticcera per il caldo) e poi... è cominciata l'avventura!
Già, perché stendere la pasta di zucchero SEMBRA facile. E invece si attacca dappertutto. Sotto bisogna mettere dello zucchero a velo e poi tirarla dolcemente. Ho steso lo strato bianco, ho colorato parte della pasta di zucchero rimanente e ho realizzato una farfalla con lo stampino, il bordo smerlato e alcuni pois con i bicchierini del liquore, poi ho aggiunto ancora colorante fuxia per ottenere una sfumatura più scura di rosa e ho realizzato altre decorazioni. Ho incollato tutto con acqua e zucchero et voilà, torta finita. E nervi a pezzi.

lunedì 10 giugno 2013

Temperino

La Pulcis e' in fissa con il temperamatite. Chiede continuamente di fare la punta ai matitoni e, se non accontentata, ha imparato ad arrangiarsi.

giovedì 6 giugno 2013

Pillole di buon umore

La Pulcis ha la vena artistica e, anziché scrivere sulla carta, si diverte a colorare la sua piccola scrivania dell' IKEA, parcheggiata in cucina. Sabato siamo tornate dalle commissioni e lei ha notato che era riemerso il giallo originario del mobile, e ha esclamato: "tabolo puito". E io: "eh, sì. E chi lo ha pulito?", lei, serafica: "io", "no, amore, l'ha pulito mamma. E chi ha sporcato, invece?" e lei, imperturbabile: "zio Claudio".

mercoledì 5 giugno 2013

Bon ton

Ho appena scoperto la Pulcis a mettersi le dita del naso anche mentre dorme. Non la si può certo definire la regina del bon ton. Mi aspetta un duro lavoro negli anni a venire.

martedì 4 giugno 2013

Un aiuto in cucina

La Pulcis e' scesa dal seggiolone al grido di "Uti!" (aiuti!) allo scopo di aiutare il Marito a prepararle l' amato Todt.

Amore - odio

La maestra mi riferisce che la Pulcis e Matilde, l' amichetta del cuore, un momento si abbracciano e si baciano e il momento dopo si spingono e si tirano i capelli, piccole Stanlio e Ollio dei tempi moderni.

domenica 2 giugno 2013

Nel mio piccolo, e certamente senza i suoi problemi, condivido

"E' una sensazione che ogni tanto ti travolge. Perché col tempo uno si attrezza e riesce a trovare un po' di spazio per sé. Qualche ora, s'intende. Col tempo riesci a mollare tuo figlio a qualcuno e decidi di godertela. Il più delle volte, però, sei talmente preso dalla routine che quando resti da solo entri nel pallone e non sai che cosa fare" (da Zigulì, di Massimiliano Verga)