venerdì 20 luglio 2012

Un anno di felicità

L'anno scorso a quest'ora ero in pieno travaglio, forse già nella vasca in cui poi ho partorito. La pulce è venuta a conoscerci il 20 luglio 2011 alle 2.40 del mattino, quindi tra un paio d'ore compie un anno. Un anno! Ora gattona, apre i rubinetti (il preferito è quello del bidet), mangia da sola (o almeno ci prova con grande impegno), si arrampica sui mobili, indica con il ditino quando vuole qualcosa e se lo ottiene dice :"Eccu!" neanche fosse sarda e insomma è una personcina separata da me, anche se ancora legata. Quanto a me... mi sono rimasti i segni del suo passaggio su cosce, sedere e pancia, ma soprattutto nel cuore. Quello non è più lo stesso. Ora è gonfio di amore che di più non si può, ma contemporaneamente ha una grossa fetta di preoccupazione sempre accesa e, nei giorni come oggi in cui la pulce più che un tenero fagotto rosa è una iena coi calli, ha anche uno spazio di nostalgia per i bei vecchi giorni in cui potevo fare pipì senza il rischio che la gnometta (che mi segue ovunque) mi allagasse la casa con il bidet, in cui potevo dormire quando ero stanca, cucinare se ne avevo voglia (se no evviva la pizza!), infilarmi ancora i jeans taglia 42 senza che sbordassero i rotolini... Ma poi vado a vedere nel lettino e vedo un frugoletto di quasi dieci chili nel suo pigiamino con le farfalle che dorme a pancia in giù con le ginocchia piegate e il cuore torna a riempirsi d'amore e dimentica le giornatacce passate. E non mi posso spiegare come una tale meraviglia sia potuta accadere proprio a me, a noi, non posso credere a quanto siamo stati fortunati con la gravidanza e il parto prima, con la pulcina sana poi. Un giorno riavrò le mie pipì tranquille, i sonni al momento del bisogno, le pizze, forse mai più la 42 ma va bene così, ma speriamo che quel giorno arrivi molto, molto tardi!

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