martedì 7 maggio 2013

Mamma, la canzone mia più bella sei tu

Spesso la Mamma non mi manca per le gesta eroiche che pur le appartenevano, ma per quei piccoli riti, propri di ogni persona e diversi per ciascuno, come nel suo caso mettere i collant in una scatola tutti allineati come soldatini e in ordine di colore, oppure per quella sua profonda conoscenza del francese che le derivava dalla passione per le lingue e dalla curiosità di capirne le sfumature. Mi mancano la sua patente del computer presa a cinquantatré anni, i ritagli di giornale che mi potevano interessare lasciati sulla scrivania, il messaggio "panta rei" scritto a caratteri cubitali dopo una delusione d'amore. Spesso sono immagini, dettagli per altri insignificanti a riaprire lo strappo al cuore che sempre procura la perdita di una persona cara, strappo che mai si ricuce quando la perdita e' così dolorosa. Da un momento all'altro si passa dallo status di figlio a quello, assai meno allettante, di adulto. Io poi sono passata contemporaneamente a quello di moglie e, ora che sono mamma a mia volta, vorrei tanto poter fare il suo numero di telefono per un consiglio spassionato. Mamma, se mi leggi dove sei ora, ti voglio bene.

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