martedì 1 ottobre 2013

Il sabato del villaggio

Il momento della settimana che preferisco è il sabato mattina, quando si può stare a letto un po' più a lungo, finché non si ode una vocina: "Mamminaaa, latte", che ci richiama ai nostri doveri, ma anche al piacere di stare insieme senza troppe corse, senza la frenesia di dover portare la pulce al nido, timbrare il cartellino, uscire in tempo per prenderla prima che l'allarme della scuola suoni e le maestre diano segni di insofferenza, insomma senza quel ritmo serrato che ormai scandisce la nostra quotidianità. E così il sabato riscopriamo il piacere di oziare un po', mettere la Pulcis nel letto con noi quando si sveglia per rubare qualche altro minuto alla giornata che inizia, per giocare tutti a farci il solletico e a nascondere oggetti tra le pieghe delle lenzuola calde di sonno. Vorrei che questi istanti di pura felicità tornassero ogni sabato in eterno, e invece mi devo rassegnare all'idea che tra qualche anno una Pulcis brufolosa e di perenne malumore non vorrà più giocare agli "attacchi di baci" e non mi cercherà più nei momenti di paura o di gioia. Così nel frattempo mi godo i miei frammenti di felicità e cerco di tenerli a mente per i momenti grigi.

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