domenica 1 novembre 2015

Stasera, a cena fuori, ho incontrato per caso il mio insegnante di italiano delle superiori. Con una certa nostalgia sono andata a salutarlo, chiedendogli se si ricordasse di me. Ho scoperto, con stupore, che non solo dopo 20 anni si ricorda, ma che mi nomina di tanto in tanto alle sue classi attuali, citandomi ad esempio e parlando della mia tesina di quinta superiore su Carolina Invernizio. Mi ha chiesto se scrivessi per lavoro, ma ho dovuto dargli la delusione di un diniego. E' vero, scrivo per un settimanale locale, ma lo faccio per piacere, visto quanto sono pagata. Per mantenermi lavoro invece in un ufficio come impiegata commerciale. Una vita assai distante da ciò che mi ero immaginata. E' stato comunque un incontro piacevole, che ha rafforzato un po' la mia autostima schiaffeggiata da molti no di case editrici. Grazie, Prof.

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