giovedì 29 ottobre 2015

Se sei mamma

Certe mattine arrivi a lavoro che sei già stanca. Hai lavorato circa due ore prima di bollare, pulendo latti versati, raccogliendo tazze e biberon sporchi, facendo indossare calzine e magliette, realizzando trecce sbilenche con elastici multicolore, cambiando pannolini sporchi di cacca, raccogliendo bambole e pelouche sparsi per la casa, stendendo quantità incredibili di body e bavaglini e caricando la lavapiatti. Certe mattine ti senti impotente di fronte ai capricci dei tuoi bambini e pensi di essere l’unica a non saperli fronteggiare con autorevolezza. Certe mattine pensi di aver sbagliato tutto, allorché la tua pulcina usa le bambole come armi improprie per picchiarti in segno di protesta. Certe mattine picchi la tua principessa, poi ti senti malissimo per averlo fatto e realizzi che son più le tue lacrime che le sue legate a quel gesto. Certe sere, quando vai a riprendere la principessa all’asilo, lei ti chiede scusa per i capricci del mattino e ti dice che ti vuole bene; tu speri che abbia effettivamente capito, che non siano scuse utilitaristiche, dettate dal desiderio di cartoni animati, e pensi che se ti vuole ancora bene dopo che l’hai strapazzata allora forse non sei una madre così pessima come pensavi.

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