mercoledì 9 ottobre 2019

Napoli secondo giorno

Il nostro secondo giorno nella capitale partenopea è cominciato con un giro nella Napoli sotterranea, un'ora e mezza di spiegazioni sotto ma anche sopra il manto stradale che ci ha lasciate a bocca aperta: cunicoli e gallerie che risalgono all'epoca greco-romana, una piccola dimostrazione di quello che è stato un acquedotto estesissimo che ha alimentato una città popolosa per centinaia di anni, un esperimento di giardino sotterraneo, una passeggiata in un cunicolo lungo 150 m, largo per un bel tratto meno di 50 cm alla luce di una misera candela elettrica e, come se non bastasse, addirittura un teatro greco sotto le fondamenta delle case. La sopresa finale è davvero sensazionale, e non la voglio rovinare, ma consiglio caldamente un giro. Siamo anche state fortunate con la guida: molto preparata e appassionata.





Al termine del giro siamo andate a mangiare una pizza fritta (e un arancino, un crocché, una frittatina di pasta e un altro involtino fritto, a dirla tutta) da Di Matteo, pizzeria consigliataci da più locali e con la solita coda interminabile fuori. Abbiamo quindi preso tutto da asporto con tempi decisamente ridotti rispetto al sedersi a tavola e ci siamo accomodate su una pachina lì vicino.

Tutto buono, ma non ripeterei l'esperienza di un pranzo così impegnativo tutti i giorni.
Alle prese con una digestione alquanto difficile, abbiamo girato per via san Gregorio Armeno, la via dei presepi subito accanto, in questo periodo dell'anno decisamente godibile senza sovraffollamento.
Alla ricerca di un bar siamo approdate all'Opera Cafè Scaturchio, dentro il teatro San Carlo, la cui specialità sono i ministeriali, cioccolatini ripieni di mousse di cioccolato con il liquore. Una vera bomba. D'altronde ci eravamo tenute leggere a pranzo e quindi abbiamo potuto assaggiarli senza rimpianti.
Bevendo dentro il foyer ridotto del teatro, ci è venuta la curiosità di visitarlo e con gran fortuna abbiamo preso l'ultima visita guidata in italiano della giornata (prezzo per adulto 9 €). Che dire: scelta azzeccatissima, in quanto il teatro è una vera opera d'arte costruita nel 1737 da re Carlo III di Borbone per mano dell'architetto Giovanni Antonio Medrano e di Angelo Carasale in soli 8 mesi di lavoro e la guida che ci ha fatto fare il tour è stata quanto mai effervescente pur essendo molto professionale.



Naturalmente, prima della visita abbiamo trovato il tempo per un ennesimo caffè al vicino Caffè Gambrinus, dove abbiamo assaggiato il famoso caffè alla nocciola e un caffè con cioccolata e panna, tanto per mantenere le calorie ad un livello accettabile.

Dopo la visita al teatro ci siamo dirette sul lungomare fino al Castel dell'Ovo, da cui di gode di un bel panorama, specialmente al crepuscolo.




Naturalmente il viaggio non poteva finire senza una bella mangiata in una trattoria tipica.
Siamo andate, dietro consiglio naturalmente, alla Trattoria La campagnola di via Dei Tribunali, ottimo posto senza troppe pretese, dai gusti veraci e dalle porzioni abbondanti.
Senza paragoni le polpette di carne con uvetta e pinoli. Ottimo anche il vino: abbiamo provato l'Aglianico, un rosso locale, molto buono e all'incredibile prezzo di 8 € la bottiglia!

In conclusione, Napoli ci è piaciuta "assai" e abbiamo messo in programma, per il futuro, un nuovo giro che includa Pompei il Cristo Velato, che non siamo riusciti a inserire nella gita appena conclusa.

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