lunedì 12 novembre 2012

Una pulcina sabauda

E così in accordo con il tempo uggioso ieri sera abbiamo deciso di mangiare la bagna caoda. Per la pulcina, reduce da un pessimo virus intestinale che l'ha prostrata parecchio, il menu prevedeva minestra di verdura con pastina e carne in bianco. Senonché, quando ha visto quegli strani e per lei nuovi recipienti atti a tenere la salsa, la pulcis ha cominciato ad agitarsi sul seggiolone: prima ha voluto assaggiare la verdura cruda che noi pucciavamo nella salsa, poi, dopo aver studiato un po' la situazione, ha indicato con il ditino il pavimento, si è fatta mettere a terra, ha fatto il giro per venire in braccio alla sottoscritta e si è fatta prendere. Quindi ha voluto ancora verdura. E fin qui, ok. Poi il fumetto che si leggeva chiaramente sulla sua testa diceva così: "Ma come, tu bagni la verdura lì dentro e a me la dai senza niente? Devo provare!" Così, insisti e insisti, la pulcis è riuscita a mettere la sua foglia di cavolo nel mio fojot, ha assaggiato la bagna caoda, incredibilmente le è piaciuta e ha continuato allegramente a prenderne, evitando con una certa accuratezza di mangiare la verdura ma sorbendosi di gusto la salsa. Ma poi, ancora una volta, la piccola di casa mi ha stupita per la sua astuzia: quando la bagna caoda nel mio contenitore cominciava a languire ha voluto scendere, è andata dal papà, si è fatta prendere in braccio da lui e ha ricominciato a mangiare come se nulla fosse. E poi dicono che i bambini sono anime pure... se non è un calcolo questo! Comunque alla fine il menu piemontese non ha influito malamente sulla salute della piccola, che oggi ha manifestato un forte raffreddore ma che sembra avere il pancino a posto. Vorrà dire che alla prossima influenza intestinale debelleremo i virus a colpi di aglio e acciughe.

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